Sette

Pubblicato: 7 Maggio 2014 in Delirii

Era arrivato lì quasi privo di scopo apparente, sotto la tabella dell’autobus. Sperava realmente che quel giorno…
Forse aveva esagerato come suo solito, aveva evitato di analizzare le conseguenze, forse! Mai che qualcuno lo invitasse a vederla quella vita priva della sensazione che fosse lui a intervenire sulle cose. Quelle invece andavano per le loro strade tortuose, sarebbero andate anche senza di lui, ma l’aria addosso era quella. Greve e irrespirabile come sempre. Come se tutta la pesantezza dell’universo collassasse in un unico punto densissimo dentro quei suoi pensieri.
L’autobus invece arrivò, puntuale come la…
Aprì le porte, ma lui non salì, rimase a terra, come al solito. Guardò il conducente e la sua faccia assente, mani al volante e rimase a terra. Come al solito. Osservò la stasi apparente dei passeggeri intenti a pensieri semplici e sconnessi, ma non salì.
Si chiusero le porte e la vettura si dileguò nella normalità del tempo. Così come era arrivato si perse anche dai ricordi, evidentemente inutilizzabili per lui e per i suoi errori. Tanti, tutti inevitabilmente in fila davanti a quella tabella di un autobus che non avrebbe mai preso. Teoria bislacca di feti mai nati e abortiti nei nulla incontrati per strada.
Si chiusero le porte su una scena anomala di vita, limitando ogni ripensamento sulla valanga di sensazioni che affollavano più quell’autobus che la sua testa.
Lento si dileguò anche lui, davanti a me, ai miei occhi e al caffè sorseggiato in tazza calda.

commenti
  1. tonyborghesi2005 ha detto:

    Spero che un giorno raccoglierai tutti i tuoi “Delirii” in un unico libro. e io lo lascerò “in sospeso” ad uno sconosciuto.

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